martedì 21 maggio 2013

Salute, La tintarella artificiale e il rischio melanoma

 

di Serena Sgroi
SALUTE, TINTARELLA ARTIFICIALE E RISCHIO MELANOMA - Ogni anno aumenta l'incidenza dei tumori della pelle, sopratutto negli Stati Uniti e sopratutto tra i giovani. Forse anche a causa della "moda" del momento: quella di una tintarella perfetta. Pensando che la Terra riceve dal Sole un'energia pari a circa 1366 watt per metro quadrato di superficie (W/m2) e che la radiazione emessa dalla nostra stella non è concentrata su una sola frequenza, ma è distribuita su un ampio spettro, verrebbe da chiedersi come sia possibile la vita sul nostro pianeta. La risposta ce la dà la nostra atsmosfera: essa filtra i raggi solari (in parte li riflette e in parte li assorbe). In particolare, delle tre bande di luce ultra violetta (UV-A, UV-B e UV-C) solo la prima arriva sulla superficie terrestre, le altre due sono assorbite dallo strato di ozono. Ciò nonostante gli effetti di una sovraesposizione ai raggi uv sulla salute umana sono dannosi e ben noti; i risultati di un recente studio amerciano lanciano un nuovo allarme. Secondo i dati di una ricerca effettuata nei Centers for Disease Control di New York e Boston le ragazze fra i 15 ai 19 anni sono i soggetti per cui c'è un elevato rischio di contrarre un tumore della pelle, un melanoma. L'analisi degli scienziati americani, pubblicata sul numero di maggio di Pediatrics, rivela come il trend dell'abbronzatura perfetta stia aumentando notevolmente la possibilità, sopratutto nei giovani, di sviluppare un melanoma. Sono molteplici gli aspetti per cui poter affermare che prendere un po' di sole faccia bene al nostro organismo; come in ogni cosa peò, bisognerebbe saper non eccedere. Indossare sempre una adeguata crema protettiva, non esporsi nelle ore più calde della giornata, etc. possono apparire delle "noiose" regole, sopratutto per i teenager. E chi non ha la possibilità di andare in spiaggia spesso ricorre all'abbronzatura artificiale, quella delle lampade abbronzanti. Nello specifico di quanto osservato dagli autori della pubblicazione, la più dannosa sembra essere proprio l'abbronzatura "da lampada". I danni al Dna cellulare, derivanti dalle docce e dai lettini abbronzanti che ormai quasi tutti i centri estetici propongono sono "irreparabili" poichè l'eccessiva esposizione al raggi uv altera le regolari funzioni dei geni.

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