sabato 29 giugno 2013

Margherita Hack, È morta una stella

di Serena Sgroi
MARGHERITA HACK, È MORTA UNA STELLA - Icona dell'anticonformismo e del pensiero libero, Margherita Hack si è spenta questa mattina all'alba all'ospedale di Cattinara a Trieste. La professoressa, astrofisica italiana, era una persona di indiscutibile prestigio nel panorama culturale mondiale. Amica delle stelle, come lei stessa di definiva, la Hack aveva la straordinaria e rara capacità di coniugare le profonde conoscenze sul cosmo con una brillante proprietà espressiva. Quella capacità espressiva che l'ha resa nota al grande pubblico più delle sue attività strettamente scientifiche. Quel marcato accento toscano, l'ateismo più volte dichiarato e il suo non nascosto orientamento politico l'hanno sempre contraddistinta. Una voce che non aveva paura di farsi sentire, spesso fuori dal coro, a dispetto del silenzio nel quale ha combattuto la sua lotta personale contro i problemi cardiaci che l'hanno costretta al ricovero una settimana fa, a dispetto del silenzio nel quale se n'è andata e della riservatezza nella quale, secondo le sue ultime volontà, ha chiesto di essere sepolta. Nata a Firenze nel 1922, prima del matrimonio con Aldo De Rosa (nel 1944, senz'altro una delle poche volte che sia stata in chiesa) è stata campionessa di salto in alto e in lungo (discipline sportive nelle quali, in quegli anni, era abbastanza raro vedere impegnata un donna). Innumerevoli i testi divulgativo-scientifici da lei redatti nel corso degli anni,(dal "Corso di fisica stellare. Interpretazione degli spettri stellari" del 1955 al "Stelle, pianeti e galassie. Viaggio nella storia dell'astronomia: dall'antichità a oggi" di quest'anno), tante le onorificenze e i riconoscimenti (Dama di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, Medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e della cultura e svariate cittadinanze onorarie). Quello che l'ha resa "celebre" in tutto il mondo è stato il ruolo di Direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste (la sua città adottiva): è stata infatti la prima donna a ricoprire tale carica. Accanto ai suoi studi, compiuti non solo in Italia ma anche presso numerosi osservatori americani ed europei, grazie ai quali le è stato intitolato un asteroide, si è sempre dedicata alla politica e ad attività nel sociale; basti pensare alla sua espressione in favore alla ricerca sul nucleare (ma non nel nostro Paese,da lei ritenuto non ancora pronto a un simile impegno), la lotta pro-eutanasia, l'azione di difesa dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, la sua posizione di animalista e vegetariana fin da bambina. Un personaggio carismatico, una donna "fuori dagli schemi", la cui vita è difficile riassumere in poche righe e la cui scomparsa lascia un vuoto difficilmente colmabile nel mondo culturale e scientifico.

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