ARTE, GIOIELLI E PIETRE PREZIOSE NEL PASSATO - Continua il nostro viaggio alla scoperta
dei gioielli antichi ,dei loro significati e funzioni legati alla vita privata
e spirituale di chi li possedeva.
GIOIELLI
NUZIALI E D’AMORE – Alcuni
particolati monili erano utilizzati come emblema di avvenimenti quali matrimoni
e fidanzamenti, ovviamente i più diffusi erano gli anelli. La classica fede nuziale, quella che è utilizzata
anche oggi, entrò in uso solo a metà 600, precedentemente si poteva usare
qualsiasi tipo di anello. In genere si infilava al terzo dito, in base ad una
teoria risalente all’antica Grecia, secondo la quale su questo dito c’era una
vena che andava direttamente al cuore; la mano su cui era portata era
indifferente. Solo nel 1614, con il Rituale
Romanum, si stabilì che l’anello nuziale doveva essere esibito
necessariamente sulla mano sinistra. In questi anelli era sempre presente o il
diamante o il rubino. Il diamante, per la sua eccezionale durezza era simbolo
di amore e fedeltà permanenti. Erano utilizzate anche diverse effigi quali un cane, in genere per la sposa, simbolo
di fedeltà e sottomissione, ma anche il falcone,
emblema di giovinezza, o l’aquila,
connessa alle cerimonie antiche di fecondità e prediletta soprattutto da
sovrani e nobili poiché emblema di Giove, dunque simbolo di regalità e
sovranità. In alcuni gioielli si usava l’effige della cornucopia dell’abbondanza, anch’essa simbolo di fecondità, per
augurare una discendenza numerosa. Un altro simbolo d’amore era il garofano, spesso realizzato con i
rubini. In questo elenco vanno inseriti anche gli spilloni, ornamenti per
capigliatura che sono rimasti sin quasi ai giorni nostri; erano donati dallo
sposo ed avevano forma di fiore, fuso o spada, ovviamente rimandavano ad una
chiara simbologia fallica.
GIOIELLI
ARALDICI E ALLUSIVI ALLA PERSONA – Molto popolari erano quei gioielli
che recavano emblemi, motti, blasoni, con iniziali incise o sigle particolari,
soprattutto utilizzati dalla moda maschile. Molti di loro erano forgiati con il
ricordo di imprese proprie alla persona stessa che li indossava o a quelle
della famiglia di origine. Diffusissimi poi erano gli anelli con l’emblema del casato, utilizzati anche
per “timbrare” sulla ceralacca che chiudeva lettere e messaggi ufficiali.
GIOIELLI
CON INSEGNE DI CORPORAZIONI ED ORDINI RELIGIOSI – Proseguendo
la tradizione medioevale del ricordo dei pellegrinaggi, i secoli successivi
riproposero medaglie con raffigurazioni religiose rinvianti a ordini o
corporazioni particolari. Gli originali non erano impressi su materiali
preziosi, successivamente invece si utilizzò oro, smalti e pietre, dalle
sembianze di veri e propri gioielli. L’iconografia religiosa era diffusa
soprattutto sotto forma di medagliette
protettive, generalmente realizzate in oro o argento, tempestate o meno di
pietre preziose. Anche le corporazioni erano solite realizzare per i propri
accoliti medaglie o anelli recanti iconografie di riconoscimento; lo stesso
discorso vale per gli ordini religiosi, molto più numerosi nel passato
piuttosto che attualmente, i cui devoti erano soliti portarne un simbolo.
GIOIELLI
CON RITRATTI
– La moda dei cammei–ritratto ha
avuto origine in Europa nel 400. Esistevano noti scultori e medaglisti ai quali
veniva dato il compito di intagliare il metallo con il busto o il volto del
committente. Molte tra le medaglie ritratto erano utilizzate per celebrare
matrimoni celebri, come quello di Filippo di Spagna con Maria Tudor, ma anche
come doni per future spose o familiari. Col passare dei secoli il cammeo
diviene un gioiello prettamente femminile, molto apprezzato anche ai giorni
nostri. Non dimentichiamo anche gli splendidi medaglioni che al loro interno racchiudevano mini ritratti, in
genere pegni d’amore.
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