di Serena Sgroi
SPAZIO, NEBULOSA SPETTACOLARE E QUINDICI CANDELINE PER VLT - Una ventina di stelle molto massicce, giganti e supergiganti, non lontano da qualche piccolo ammasso aperto e una grande nube molecolare: è una regione galattica alquanto complessa, quella in cui giace IC 2944 (meglio nota come Nebulosa Lambda Centauri). Si tratta di un oggetto astronomico dall'aspetto nebuloso (per l'appunto) e composto principalmente da idrogeno ionizzato. La nube, fotografata in questa suggestiva immagine dal Very Large Telescope, "brilla" di luce di emissione: il gas di cui è composta, ionizzato dalla radiazione ultravioletta di giovani stelle dà vita a un angolo di spazio tra i più brillanti del cielo. IC 2944 (questo l'appellativo con il quale gli esperti identificano la nebulosa Lambda Centauri, derivante dalla sua classificazione) si trova in uno dei bracci della nostra galassia, la Via Lattea. Nello specifico, si trova nel braccio galattico a noi più vicino rispetto agli altri. Oltre a essere già da tempo considerata come uno dei più importanti luoghi di nascita delle stelle, rivela oggi ai nostri occhi anche alcuni dettagli circa i globuli presenti al suo interno. I bozzoli in foto, il cui aspetto scuro ben contrasta il chiarore diffuso circostante, sono i cosidetti Globuli di Bok, agglomerati di gas e polveri poco dense dove avviene il processo di formazione stellare. Il più grande telescopio al mondo, il Very Large Telescope (Vlt) dell' European Southern Observatory (Eso) ha ripreso la nube a circa 6500 anni luce di distanza da noi, in occasione del suo quindicesimo compleanno. Per festeggiare i suoi quindici anni di osservazioni, il Vlt ha pubblicato la spettacolare immagine di IC2944, nella quale appaiono ben evidenti i coaguli di polveri sullo sfondo rossastro di gas incandescente per via delle neonate stelle al suo intorno. Inaugurato nel lontano 1998 sulle Ande cilene, il Vlt è costituito da una serie di otto strumenti osservativi: quattro grandi telescopi il cui specchio principale ha un diametro di oltre otto metri e quattro più piccoli e ausiliari con uno specchio di circa due metri di diametro. Guardare attraverso l'ingegnoso "occhio" del Vlt è come guardare gli oggetti lontani ingranditi circa quattro miliardi di volte rispetto a quanto saremo in grado di osservarli alzando semplicemente la testa al cielo.
Nessun commento:
Posta un commento