AMBIENTE, RECORD EPOCALE ANIDRIDE CARBONICA - Fabbriche, automobili, condizionatori e riscaldamenti sono tutte opere dell'ingegno umano che, dall'era della rivoluzione industriale a oggi, caratterizzano la nostra quotidianità e delle quali, molto probabilmente, non sapremo più fare a meno. L'ecosistema del nostro pianeta però risente così fortemente delle attività antropiche al punto di "soffrire" per esse,nonostante le tematiche di sviluppo ambientale sostenibile stiano acquisendo sempre più importanza. L'effetto serra e il riscaldamento globale sono argomenti che ormai non fanno più notizia, mentre un nuovo allarme viene lanciato dall'osservatorio di misurazione dell’anidride carbonica presso lo Scripps Research Institute, sulla sommità del vulcano hawaiano Muana Loa. Ralph Keeling, direttore del progetto di rilevazione della concentrazione di anidride carbonica nell'aria parla infatti di una soglia "epocale" mai raggiunta in milioni di anni che a giugno segnerà un nuovo record per il nostro pianeta: 400 parti per milione (ppm) di CO2 nell'aria. Un valore addirittura già superato in alcune parti del globo, le cui conseguenze sono a dir poco spiacevoli. Forse il protocollo di Kyoto non basta; si fa sempre più concreto il timore, da tempo scongiurato, di un aumento (irreversibile) di 2 centigradi per la temperatura media del pianeta. Cosa saranno mai due gradi in più? Le conseguenze ipotizzate dagli scienziati vanno dal raffreddamento degli strati più esterni della nostra atmosfera alla caduta di satelliti e rifiuti spaziali orbitanti attorno alla Terra. Intanto in Francia c'è chi sperimenta invenzioni per risolvere il problema: il biochimico Pierre Calleja sta seguendo un progetto pilota che mediante l'istallazione di enormi lampade costituite da micro alghe in grado di assorbire tonnellate di carbonio, rendendo le nostre città più vivibili.
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