mercoledì 3 luglio 2013
Caso Stamina, Un fitto intreccio di misteri
di Serena Sgroi
CASO STAMINA, UN FITTO INTRECCIO DI MISTERI - Davide Vannoni, ideatore del metodo Stamina finisce sotto accusa per frode scientifica. La Stamina Foundation Onlus, l'associazione fondata nel 2009 in Italia per sostenere la ricerca sul trapianto di cellule staminali mesenchimali e diffondere la cultura della medicina rigenerativa, è finita alla ribalta della cronaca solo pochi mesi fa, grazie a una serie di servizi televisivi condotti da Le Iene di Italia uno. In brevissimo tempo, il mondo scientifico e non ha focalizzato la propria attenzione sulle attività e gli obiettivi della Fondazione. Le cellule staminali manifestano delle straordinarie capacità rigenerative; l'idea di poter sfruttare tali capacità per aprire una strada alla cura di malattie fino a oggi considerate mortali è senza ombra di dubbio nobile. Qualche ombra di dubbio però, su come con il metodo Stamina vengano fornite cure compassionevoli nell'ospedale di Brescia, c'è. E non si tratta della classica questione "all'italiana". Tanto che a lanciare l'ultimo "campanello" d'allarme è stata la rivista Nature. Nella nostra penisola la comunità scientifica e l'opinione pubblica sono nettamente bipartite nelle schiere "pro e contro Vannoni". Intanto, il Ministero della Salute ha avviato un piano di sperimentazione clinica autorizzato dal Parlamento che costerà alle casse dello Stato circa tre milioni di euro, nonostante il ministro Lorenzin sia ancora in attesa dei protocolli ufficiali necessari a dare il via alla sperimentazione. Protocolli che pare abbiano messo un po' in difficoltà il prof. Vannoni che, in un'intervista su Wired, definisce Stamina come una "metodica diversa" dalle tradizionali "ricette" e che perciò non può essere tradotta in uno "standard". Le terapie con cellule staminali mesenchimali riguardano una gran varietà di malattie e, attualmente, in tutto il mondo vengono affrontate come sperimentali. La Stamina Foundation Onlus ha già presentato una domanda di brevetto. Domanda nella quale, come sembra esser stato portato alla luce dalla ricostruzione pubblicata su Nature, compaiono due foto-copie: le foto in questione dovrebbero essere la dimostrazione che le cellule mesenchimali col metodo Vannoni possano essere trasformate in cellule nervose, ma sembrano essere state prese dagli studi di un gruppo di ricerca che nulla ha a che vedere con il metodo Stamina e che, qualora la frode risultasse vera, non garantirebbe l'efficacia del metodo stesso. Vannoni si difende intanto, difendendo i risultati e le analisi sui pazienti trattati.
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